Continuiamo a parlare del processo del cambiamento – se hai perso la prima parte, eccola qui.
Eccoci alla seconda parte del viaggio tra gli errori commessi da chi (dice che) vorrebbe cambiare ma non ci riesce.
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Frequentare chi non cambia e si lamenta
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“Sei la media delle cinque persone che frequenti di più”, disse Jim Rohn, noto ai più per essere un filosofo del business.
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Chi evita il cambiamento, spesso ama la lamentela e la procrastinazione.
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Circondandoti di questa tipologia di persone, il tuo cambiamento sarà incredibilmente difficile.
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Cercheranno di influenzarti, di frenare il tuo volo, perché “mal comune, mezzo gaudio”: vuoi mettere il piacere di potersi lamentare ore ed ore con qualcuno che non solo li ascolta, ma si crogiola nelle lagne e non fa nulla di attivo per cambiare la propria situazione?!
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Esercitati così
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Prova a pensare a cosa accadrebbe se frequentassi menti brillanti, proattive, disposte a cambiare per ottenere ciò che desiderano davvero.
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Sicuramente ne conosci, di persone così.
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Che ti ispirano, che ti mettono voglia di imboccare una nuova strada.
Persone con cui sai che potrai condividere gioie e dubbi sul tuo cambiamento.
Persone che ti supporteranno, perché credono che la felicità valga ben un cambiamento.
Persone che ti sproneranno a dare e a trarre sempre il massimo che potrai, e che ti capiranno quando ti sembrerà di poter fare meglio.
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Lo so che ne conosci, di persone così.
Apri Whatsapp, manda loro un messaggio e invitale per un caffè.
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Inizia da subito a fare la differenza, ricordandoti che sei la media delle cinque persone che frequenti di più (cit.).
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Volere tutto (e) subito
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“Quanta fretta, ma dove corri, dove vai? “, cantava Edoardo Bennato.
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Piano e bene, dico io!
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Affinché i cambiamenti siano efficaci e duraturi, ci vuole tempo.
Ci vuole riflessione.
Ci vuole emozione.
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Se desideriamo davvero che la trasformazione sia profonda e che ci porti dei risultati concreti, dobbiamo allenarci e darci il (giusto) tempo per metabolizzare il cambiamento.
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Volere tutto e subito è deleterio: in primis, perché è difficile da ottenere e quindi è probabile che ci porti frustrazione.
E poi perché quando l’adrenalina della fretta scorre nelle nostre vene rischiamo di perdere lucidità ed obiettività, di fare il passo più lungo della gamba, di prendere decisioni avventate.
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Anche quei cambiamenti che sembrano vere e proprie sterzate sono in realtà frutto di una serie di eventi, di riflessioni, di emozioni.
Non sono l’immediata reazione a qualcosa che abbiamo appena vissuto.
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Esercitati così
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Prima di tutto: RESPIRA.
Dopodiché, respira di nuovo.
Fermati.
Calmati.
Ti prometto che otterrai il cambiamento che desideri, impegnandoti ogni giorno. Credimi.
Ma questo è il momento di ritrovare la lucidità.
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Concentrati su ciò che vuoi ottenere, e stabilisci una data entro la quale vuoi raggiungere il tuo obiettivo.
Cosa dovrai fare da oggi a quel giorno per realizzare il tuo sogno?
Cosa dovrai aver fatto, da qui ai prossimi due mesi?
Cosa dovrai aver fatto, da qui ai prossimi quindici giorni?
Ora pensa a cosa puoi fare ADESSO.
Pensa a cosa puoi fare DOMANI.
A cosa puoi fare DOPODOMANI.
(come al solito, suggerisco la scrittura su carta per questo esercizio!)
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E ora?
Ora, fai – e prova a vedere se questo servizio può aiutarti.
Dopodomani rifai questo esercizio, ed ogni volta impegnati a realizzare ciò che hai pensato.
In questo modo ogni giorno ti impegnerai, e ogni giorno sarai un po’ più vicino al tuo sogno.
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A presto,
