Se mi segui da un po’, sai che per me l’empatia è un valore importante.

Siamo tutti parte di questo mondo, tutti interconnessi e tutti meritevoli di comprensione.

Per me questo è un punto imprescindibile, sul quale ho sviluppato i miei studi di comunicazione e sui cui cerco di allenarmi quotidianamente (anche con quelle persone che sembrano meno meritevoli di altre della mia comprensione … anzi, spesso è proprio il confronto con loro che può farmi più crescere e comprendere il valore della fratellanza).

La comunicazione empatica ci permette di vivere in armonia con gli altri, perchè ci insegna anche a reggere quelle risposte scomode o che non vorremmo sentire.

Come, ad esempio, quando ad una nostra proposta o richiesta ci sentiamo dire di NO.

Prendendola sul personale rischiamo di sentirci feriti, di sviluppare rabbia, di chiuderci al nostro interlocutore.

Tutte situazioni che non ci permettono di andare lontano …

Se invece proviamo ad osservare quel NO con la lente della consapevolezza e della comprensione, possiamo rimanere piacevolmente sorpresi.

Provare ad immedesimarci nel nostro interlocutore e tentare di comprendere i sentimenti ed i bisogni che stanno alla base del suo NO ci permette di ridurre il dolore che proviamo nel riceverlo,

di sintonizzarci con le sue necessità e di creare qualcosa di positivo da una situazione che sembra bloccata.


Possiamo infatti offrire supporto e comprensione alla persona con cui ci stiamo confrontando.

“Ho la sensazione che dietro al tuo NO ci sia il desiderio di punirmi perchè qualche giorno fa sono stata io a non voler fare quella cosa con te” è il miglior modo per iniziare una conversazione cuore a cuore, dove accoglienza e comprensione sono le chiavi per far sì che la situazione evolva in modo proficuo ed utile.

Quando è stata l’ultima volta che hai ricevuto un NO?
Quali sono stati i tuoi sentimenti?
Come hai reagito?